-30.000 PASSEGGERI IN 7 MESI.
IL PARADOSSO DI UNA STRUTTURA CHE FUNZIONAVA MEGLIO SENZA D.G.
SI TENGA UN CONSIGLIO REGIONALE SULLA CONNETTIVITA’ AEREA

NON SI ARRESTA L’EMORRAGIA DI PASSEGGERI all’aeroporto d’Abruzzo: sono 30.284 gli
utenti persi nei primi sette mesi di quest’anno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. A luglio si è registrato l’ennesimo calo nei transiti: 2.993 in meno rispetto a un anno fa, pari al -2,9%.
Le cifre fornite da Assaeroporti – l’associazione che riunisce le società di gestione di 36 scali italiani segnalano una diminuzione costante dalla fine del 2023: a novembre scorso infatti il dato era stato
di -3.690 transiti, pari al -8,4%, mentre a dicembre aveva toccato quota -3.284, pari al -7,3%. L’unica eccezione in positivo si è avuta nel marzo scorso, grazie ad un lievissimo aumento (+1.324 passeggeri) dovuto alla Pasqua bassa (31 marzo).

INTANTO GLI ALTRI AEROPORTI ITALIANI VANNO BENISSIMO: il dato nazionale è in trend
positivo da gennaio, e a luglio si è attestato al +10,4%, con il vicino scalo di Ancona in pieno boom (+20,3%) grazie ai nuovi collegamenti per Parigi, Atene e Monaco di Baviera. Guarda caso, il
direttore generale che sta facendo volare lo scalo marchigiano è un abruzzese: Alexander D’Orsogna.

QUI INVECE IL TREND NEGATIVO è iniziato proprio nel momento in cui si è insediato il nuovo direttore generale, Luca Bruni, in sella dal 23 ottobre scorso. Siamo al paradosso: quando era privo di un direttore generale (luglio 2022 – ottobre 2023) lo scalo abruzzese ha fatto registrare risultati
migliori rispetto ad oggi che questa figura è presente. Ryanair, che gestisce la maggior parte dei voli in partenza da Pescara, ormai fa ciò che vuole senza che nessuno osi levare voce: a gennaio scorso fu presentato un programma di rotte che nel giro di pochi mesi è stato stravolto, con improvvise cancellazioni (Varsavia) e sorprendenti riduzioni di
orari (Torino, Barcellona-Girona, Bergamo, Dusseldorf, Malta e Memmingen).


E IL CANTIERE DELL’ALLUNGAMENTO DELLA PISTA – finanziato nel 2016 dalla giunta
regionale che ho presieduto e avviato in pompa magna da Marsilio soltanto a febbraio scorso per
poi essere immediatamente chiuso – che fine ha fatto? Dovremo aspettare le prossime elezioni
regionali per vedere finalmente gli operai al lavoro?

SI TENGA UN CONSIGLIO REGIONALE DEDICATO. Si mettano al bando collanine e braccialetti, si dichiarino fuorilegge le sedute per le mancette e si mettano all’ordine del giorno la connettività aerea e il destino del nostro aeroporto.

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