Per il quarto mese consecutivo l’aeroporto d’Abruzzo fa registrare un calo nel numero dei passeggeri in transito: lo certificano i dati di Assaeroporti – associazione che riunisce le società di gestione di 36 scali italiani – secondo i quali il flusso è diminuito a novembre (-3.690 unità, pari al -8,4%), dicembre (-3.284 unità, pari al -7,3%), gennaio (-2.673 unità, pari al -6,3%) e febbraio (-2.406 unità, pari al -6,1%).
Eppure la media nazionale a febbraio ha fatto registrare un +14,4%, dunque è proprio l’aerostazione pescarese che ha difficoltà. Fatto sta che nel giro di quattro mesi sono transitati da Pescara 12.053 passeggeri in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente: una media di 3.000 utenti in meno ogni mese.
Si tratta di un calo dovuto principalmente allo stop ai voli per Torino e Milano Linate e se per il primo è previsto un reintegro a giugno (ma solo fino a settembre), l’altro è ancora lontano dall’essere riattivato, con grave danno per l’economia abruzzese. Purtroppo c’è da aspettarsi numeri anche peggiori nei prossimi mesi: l’improvvisa e inopinata cancellazione del volo per Varsavia, cui si aggiungono i forti tagli ai collegamenti con Barcellona (Girona), Bergamo, Dusseldorf, Malta e Memmingen, rendono onirico il traguardo del milione di passeggeri che il presidente della giunta regionale vagheggiava appena tre mesi fa.