Il presidente in scadenza straparla di minacce e aggressioni, evocando persino l’intervento dei giudici. Lo tranquillizzo: non minaccio e non aggredisco alcuno, ma non posso tacere davanti a irregolarità di vario genere compiute violentando le istituzioni.
1) a proposito di interventi della magistratura, sarebbe il caso che si indagasse sul “non cantiere” allestito davanti al centro ASL di San Valentino, che non ha le carte a posto per il piano di sicurezza dei ponteggi, e magari anche su quello per l’allungamento per la pista dell’aeroporto d’Abruzzo, che a quanto pare dopo l’inaugurazione in vanga magna è rimasto deserto;
2) restando su quanto accaduto martedì scorso, il presidente in scadenza fa ridere quando parla di “aggressione quasi fisica” (che evoca i “quasi gol” di Nicolò Carosio): per fortuna ci sono i video a testimoniare la distanza fisica – parliamo di vari metri – intercorsa tra me e i protagonisti dello “spettacolo degno del peggiore cabaret”, ovvero il sopralluogo su un cantiere inesistente.
3) domani alle ore 10,30 sarò a Teramo, davanti alla sede della ASL in Circonvallazione Ragusa n. 1, per fare dieci domande alla persona giuridica del direttore generale dell’azienda sanitaria, a salvaguardia della libertà degli operatori della sanità e del diritto alla salute, da mettere al riparo dalle prepotenze della Regione scadente. Come già accaduto martedì scorso a San Valentino in Abruzzo citeriore, con me ci sarà l’on. Giustinella da Roccasonante, sirena fidata e allergica ai soprusi.
4) in merito alla carta intestata di presidente emerito, so che il presidente in scadenza ha presentato – nella generale incredulità di tutti i dipendenti dell’ente – un progetto di legge regionale per abolire tale dicitura. Credo che ci sia un suo interesse privato nel sentire il peso di emerito, preferendo quello di presidente sorpassato.
Ma non abbia timore: quando non sarà più presidente, la sua amica Giorgia Meloni gli procurerà sicuramente qualche posto di sottogoverno per evitargli il disagio pendolare di dover viaggiare ogni giorno tra Roma e l’Abruzzo.