Il professor Giorgio Parisi, premio Nobel per la fisica nel 2021, è stato in mattinata all’ITCG “G. Marconi” di Penne e nel pomeriggio al liceo classico “G.B. Vico” di Chieti per una lectio magistralis sul tema “Il rapporto tra l’infinitamente grande e l’infinitamente piccolo”. L’iniziativa, intitolata “Un giorno con Giorgio Parisi”, è organizzata dalla Fondazione Europa prossima e dall’Officina dell’on. Luciano D’Alfonso.
Ringrazio il professor Parisi per la sua presenza in Abruzzo oggi. Questo è il luogo ideale per accoglierlo: una scuola, ovvero là dove si scrive l’alfabeto di come il genere umano progredisce. Il valore di questa iniziativa sta nel fatto che egli – indubbiamente un rappresentante dell’Italia migliore, del Paese che studiando si fa valere – è un simbolo per le giovani generazioni perché ci svela che questo risultato può essere raggiunto da tutti attraverso lo studio, la dedizione e l’applicazione. Oggi l’Intelligenza Artificiale sta crescendo enormemente, anche se ha un limite: sa fare tante cose ma non sa perché, a differenza dell’uomo che trasferisce valori nelle cose che realizza. Lo studio ci insegna ad anteporre la domanda ‘perché?’ in tutto ciò che facciamo.
Dopo questo incontro vorrei portare in Abruzzo il professor Noam Chomsky, col quale sono in contatto, per far capire che per mantenere la pace più che di militari abbiamo bisogno di insegnanti e libri, affinché il dialogo sostituisca il conflitto”. Infine D’Alfonso ha chiesto al professor Parisi di poter accompagnare una delegazione di studenti e docenti abruzzesi in visita all’Accademia dei Lincei, di cui egli è presidente emerito.
UNA DOMANDA, AL PREMIO NOBEL PARISI, CHE IMPEGNA MOLTO
la qualità della verità nella scienza coincide con la falsicabilità. Come si può rendere pienamente accettabile e comprensibile che la consistenza di verità sveli la sua qualità se poi superabile? Per esempio nel diritto penale si è risolto un grande concetto: la verità processuale e la verità fattuale. La verità processuale emerge attraverso il diritto, la quale può essere innovata se la verità fattuale svela ulteriori fattori. Perché la verità, quando ha qualità dentro di sé, deve essere superabile, falsificabile?