Dipendenti senza stipendio da 4 mesi, struttura senza corrente né gas e con un numero ormai limitato di attività, l’asta programmata per il 27 luglio andata deserta e rinviata al 18 settembre, mentre il 31 agosto scadrà l’affidamento all’attuale gestore (il raggruppamento di imprese che vede la società Pretuziana come capofila) e la chiusura del centro sembra inevitabile: è un bollettino di guerra quello che arriva dal complesso sportivo Le Naiadi di Pescara, di proprietà della Regione Abruzzo. Ed è anche l’ennesima conferma della disfunzionalità di questa amministrazione regionale, che sta mettendo a rischio un gioiello dello sport aperto dal 1968.
In 55 anni di attività Le Naiadi hanno ospitato eventi sportivi e culturali di livello internazionale: gli scudetti e le Coppe Campioni della pallanuoto, i Giochi del Mediterraneo, i concerti di Miles Davis e B.B. King (solo per citare i più famosi). Inoltre, migliaia di sportivi si sono potuti allenare nelle sue piscine e palestre. Oggi la struttura langue in uno stato di semi-abbandono, con la Regione del presidente in scadenza Marsilio spettatrice distratta di una commedia dell’assurdo in cui si attende l’arrivo di un fantomatico Godot che stenta a palesarsi.
La vicenda delle Naiadi fa eco a quelle dell’aeroporto e della velocizzazione della linea ferroviaria Roma-Pescara: esempi lampanti di negligenza, frangenti in cui la Regione Abruzzo subisce gli eventi senza muovere un dito, o magari muovendolo senza ottenere alcun risultato. Zero tituli, come direbbe un noto allenatore di calcio.
Si deve fare di tutto per scongiurare la chiusura, possibilmente affidando la gestione all’università “D’Annunzio”, che è un ente solido e che ha già effettuato dei sopralluoghi nella struttura. Se il distratto Marsilio ha altre soluzioni le proponga, ricordando che a fine mese la struttura potrebbe chiudere: sarebbe una bella medaglia di legno da sfoggiare durante le sfilate.