Ita airways cancella il volo Pescara-Milano e la Regione Abruzzo cade dalle nuvole.
Non è la prima volta che la giunta Marsilio si fa trovare impreparata davanti a notizie del genere. Evidentemente questo governo regionale non ha il peso politico e l’autorevolezza per farsi rispettare all’esterno, e le decisioni prese altrove gli si riversano addosso come secchiate di acqua gelida.
Nel 2016, quando ci fu il rischio della perdita della base logistica e dei voli di Ryanair, mi attivai immediatamente con la giunta regionale che presiedevo e, grazie al nostro protagonismo, nacque una sinergia col governo Renzi che ci permise di risolvere una questione di portata nazionale. Facemmo riunioni con i tecnici anche la domenica mattina, e alla fine convincemmo il vertice della compagnia aerea a venire a Pescara per trattare con noi, riportando un risultato positivo che a molti sembrava impossibile: facemmo rivedere l’onere fiscale del titolo di viaggio per i voli low-cost. Ora sento parlare di video-conferenze che terminano con la solita frase «nei prossimi giorni le parti lavoreranno per individuare la soluzione migliore». La soluzione andava proposta a Ita già nel confronto di lunedì scorso: non si va ad un incontro del genere senza una strategia ben definita.
L’Abruzzo, senza il volo Pescara-Milano (che funziona con l’intensità di utilizzo attuale dal 1991), torna ad essere un quadrato autarchico invalidato per la riuscita delle sue giuste ambizioni. Stiamo parlando di un collegamento fondamentale per l’economia abruzzese e per i tanti corregionali che percorrono questa tratta per motivi di studio e di lavoro. Il presidente in scadenza Marsilio dia una testimonianza della sua esistenza e cerchi di risolvere al meglio e soprattutto al più presto una vicenda che rischia di danneggiare seriamente il territorio.