“Oggi vogliamo precisare e ricordare l’agenda delle opere fondamentali che aiuteranno la Nuova Pescara a diventare la Pescara adriatica”: ha esordito così l’on. Luciano D’Alfonso nella conferenza stampa con cui ha elencato le priorità strutturali per la città che nascerà dal progetto di fusione.
“Bisogna realizzare un nuovo carcere nelle terre piane della provincia di Pescara – ha proseguito – così da liberare l’area attualmente occupata dal penitenziario di San Donato. Va ingrandito l’aeroporto civile, recuperando tutto lo spazio sottoutilizzato collocato nelle sue adiacenze. Occorre una nuova caserma per i vigili del fuoco, lasciando spazio all’università per studiare l’intelligenza artificiale. E’ necessario costruire una nuova sede per la Rai, liberandola dalle ristrettezze logistiche in cui è confinata oggi e dandole la possibilità di diventare cittadella di produzione culturale. Va edificata la nuova sede della Regione, da collocare in uno dei tanti snodi del capiente ex quartiere 3, una struttura che deve riqualificare il luogo in cui sarà posizionata senza farsi odiare. A questo discorso, aggiuntivamente, si collega quello relativo al complesso la City: non possiamo abbandonare quel relitto nella nuova città. Per quanto riguarda il verde, nelle aree di risulta va creato un parco memorabile, gemello della pineta D’Avalos. I fiumi Pescara e Saline sono da risanare per far nascere un triangolo fluviale formidabile; ci sono le risorse sia del PNRR che del Fondo di sviluppo e coesione 2021-2027, e sottolineo che questi ultimi sono ancora in frigorifero quasi nella loro interezza. Infine c’è il nuovo Prg portuale cui dare piena attuazione, attivando tutte le convenienze amministrative, fiscali e doganali possibili. Infine, c’è l’asse attrezzato da completare: abbiamo fatto ciò che serve per arrivare al porto, all’ospedale, all’università e alle aree di risulta, adesso va progettato e cantierato il nuovosvincolo di Colle Caprino per consentire a Pescara di dotarsi di un nuovo semiraccordo anulare, senza spossessare l’Anas e facendo in modo che il Comune faccia il Comune e l’Anas faccia i completamenti strutturali”.
D’Alfonso ha aggiunto: “Per fare tutto questo ci vuole un nuovo direttore delle Opere pubbliche – una figura scelta per la fiducia e non per l’amicalità – e per tale ruolo perché non proporre il meritevole Domenico Fineo (attualmente dirigente del settore urbanistica del Comune di Montesilvano). A tal proposito chiederò ai sindaci delle città di Pescara, Montesilvano, Pianella e Silvi – nelle quali Fineo ha prestato servizio – di fargli un encomio, in modo che venga preso in considerazione per contratti speciali di realizzazione su base fiduciaria, sperando che nel frattempo in questo mondo alla rovescia non venga licenziato o minacciato per tutto ciò che ha illuminato e fatto scoprire”.
Dopo aver annunciato che a luglio si terrà una giornata per delineare il progetto di fusione, il deputato dem ha concluso spiegando che “non si può ragionare solo di statuto o di fusioni senza avere chiare le risorse umane occorrenti e soprattutto senza avere precisato il progetto di fusione. Fineo saprebbe raggiungere gli obiettivi delle opere infrastrutturali occorrenti senza scommettere il tempo migliore della giornata lungo le scale del Comune, dove sembra che siano nate tante intuizioni purtroppo sbagliate sulle opere necessarie a Pescara”.