Sono intervemito per essere utile al
Governo e per favorire un voto di sostegno da
parte dell’Aula su un’iniziativa parlamentare
che pone il tema dell’impignorabilità della
macchina per recarsi a lavorare e della macchina
per andare nel luogo di cura. Ci sono almeno
tre norme, che fanno parte dell’ordinamento,
che inducono ad avere un’istruttoria favorevole
rispetto a questo ordine del giorno.
C’è una norma che ci guida tutti: è l’articolo
38 della Costituzione, secondo comma. C’è
una norma vicina all’attività parlamentare che
noi stiamo coltivando ed è l’articolo 21- bis del decreto Aiuti che fa in modo di rendere addirittura impignorabile una serie di elementi riguardanti lo svolgimento delle attività quotidiane della vita.
Addirittura, siamo arrivati anche a concepire, giustamente e doverosamente, L’ impignorabilità
della pensione da mille euro. Se questo è, come
conquista di una capacità di copertura da parte
del nostro ordinamento sociale, non possiamo
non contemplare il diritto di coloro i quali vivono la sofferenza ed il dolore quando si
devono recare nel luogo della cura o di coloro
quali, per adempiere ai doveri contrattuali
sottoscritti e recarsi nel luogo di lavoro, hanno
come unico mezzo di spostamento la macchina.
Su questo allora chiedo che si apra una riflessione, un dossier.
L’ordine del giorno punta ad insediare il nodo, il tema nel dossier del Governo, nelle attività
degli organi del Parlamento che hanno la
prevalente competenza. Solo la contrarietà
descrive o minimalismo o sciatteria di lettura,
tenendo conto proprio dell’insediamento
nell’ordinamento italiano di norme favorevoli
rispetto a questo.
Allora, ho chiesto al delegato del Governo di
fare una riflessione in più e chiedo al Parlamento
di concentrarsi nel cogliere la direzione di marcia di questa iniziativa parlamentare. Per questo sono intervenuto, per questo mostro la mia contrarietà
rispetto alla posizione del Governo e il
mio indirizzo rispetto al Parlamento affinché
riveda il pronunciamento.