La riduzione dell’imposta sul reddito che i datori di lavoro pagano in sostituzione dei loro dipendenti è una misura fondamentale che ha un valore doppio. Per il datore di lavoro rende la busta paga più leggera, per il lavoratore la rende più pesante. Le imprese avranno più liquidità per gli investimenti produttivi, i lavoratori avranno più capacità di acquisto. Recuperano quindi entrambi gli attori economici, così come indicano e suggeriscono tutti gli studi economici nazionali e internazionali, così come chiedono gli imprenditori e i sindacati. Aumenta lo stipendio netto in busta paga con un beneficio che assomma a un’intera mensilità in più all’anno. Nello stesso tempo il datore di lavoro aumenta la capacità di fare investimenti per le persone e sui beni strumentali. La riduzione del cuneo fiscale non è una generalizzata riduzione del prelievo, ma è una misura selettiva che agisce come un ricostituente per la produttività delle imprese, agisce sul motore e non sulla carrozzeria, cioè sui fattori produttivi irrobustendo l’economia italiana. Inoltre incentiva le assunzioni poiché riduce il costo del lavoro e aumenta la domanda interna, poiché i lavoratori hanno buste paghe più leggere. Offre automaticamente un aiuto permanente alle imprese in difficoltà, mette al riparo i lavoratori dall’inflazione. Infine, premia le imprese in regola che possono beneficiare di un sostegno economico contro la sleale concorrenza di chi paga in nero.