C’è anche la riforma della Giustizia Tributaria tra gli “affari correnti” che il Parlamento può portare a conclusione, nonostante lo scioglimento delle Camere, poiché è scritto sull’agenda negoziata con l’Europa.
Assieme alla Commissione Giustizia, proseguirà nei prossimi giorni l’iter di approvazione della Riforma della Giustizia tributaria in quanto obiettivo strategico del PNRR.
Tra le principali novità degli emendamenti lavorati e proposti all’esame del Senato, si evidenziano i seguenti nodi di soluzione:
- avere un giudice tributario a tempo pieno;
- rendere il giudice tributario autonomo e indipendente, grazie alla capacità di funzioni
dell’organo di autogoverno della magistratura tributaria; - accesso al concorso anche per i laureati in economia;
- aumentare l’età in servizio dei magistrati tributari, andando oltre gli attuali 70 anni;
- incentivi economici per il trasferimento dagli altri ordini magistratuali;
- prova testimoniale facile;
- appellabilità delle sentenze del giudice monocratico;
- questione pregiudiziale e questione di giudizio senza comportare una dilazione dei tempi
di definizione; - pace fiscale sostenibile, valorizzando i suggerimenti del Comitato Intermagistrature;
- premialità fiscale / bollino blu per i contribuenti virtuosi per le misure cautelari in sede
di avvio del processo tributario; - spostamento dell’onere della prova dal contribuente all’amministrazione tributaria;
- patrimonio conoscitivo delle sentenze e dei dati anche a favore del contribuente che
deve difendersi; - istituti del Reclamo e della Mediazione prima che si instauri il contenzioso tributario
davanti alle sedi di giustizia; - sezione tributaria dedicata, stabile e capace di nomofilachia in Cassazione.
Sarà un lavoro che faremo a più mani con ragionevolezza e sollecitudine, perché sappiamo che si tratta di una grande questione per la libertà della democrazia economica del nostro Paese. Ci lavoreremo organizzando una condivisione diffusa dei meriti riguardanti la consistenza di questa riforma che è attesa anche dal Patto con l’Europa.
Da martedì ricomincia il cantiere!