Per ricostruire “l’operazione verità” sulle reti Ten-T, dopo l’inclusione di Abruzzo, Marche, Molise e Puglia nel reticolato dei collegamenti su ferro che ha coperto il vuoto della dorsale adriatica, bisogna spostare la lancetta indietro di 6 anni, a quella seduta del Parlamento europeo (era il 28 ottobre del 2015) in cui la relazione di Ivan Jakovcic, leader croato del partito Liberale, portò all’approvazione dell’emendamento che riteneva quel nuovo corridoio del trasporto intermodale funzionale non all’Italia, ma alla Macro Regione Adriatico-Ionica che si apriva verso il Baltico. Da quel momento iniziò il lungo percorso celebrato oggi come un “evento storico” dal presidente Marco Marsilio e dalle altre tre regioni amiche, dopo che la Commissione europea ha finalmente messo nero su bianco il progetto (convinta soprattutto dai 5 miliardi di euro stanziati dal governo Draghi).
Nel 2013 quando mi insediai io alla guida della Regione, eravamo spettatori passivi di questo dossier che tagliava fuori non solo l’Abruzzo, ma tutte le altre regioni del Sud Adriatico dai corridoi Ten-T. Il Nord dell’Europa obiettava: l’Italia è già coperta dalla dorsale tirrenica, a che serve farne un’altra?
Fu la relazione, di Ivan Jakovcic, in quella seduta del 2 ottobre 2015, a convincere gli altri par- lamentari europei sulla necessità di estendere le reti Ten-T sulla dorsale adriatica.
Con quel voto giunto alla quasi unanimità del Parlamento europeo (l’opulento Nord continuava a storcere il muso) si chiuse l’accordo con le Regioni.
Durante la conferenza stampa nel collegamento streaming ho voluto ringraziarlo. Lo aspettiamo in Abruzzo per ricevere la cittadinanza onoraria della nostra regione.
Senza la mediazione del piccolo partito di Jacovcic, non avremmo ottenuto questo straordinario risultato. Perché in quel momento anche tra le due più importanti forze del Parlamento europeo, i sociali- sti e i popolari, c’erano degli attriti e i liberali hanno fatto da cuscinetto per superarli.
Il resto è storia di oggi, con i 4 presidenti di Marche, Abruzzo, Puglia e Molise a brindare insieme sui binari delle Reti Ten-T.