Ho concluso questo mio percorso accademico in Scienze delle Amministrazioni con la gioia e l’emozione proprie di un giovane studente, discutendo una tesi su “La città e il suo contrario” su cui ho molto riflettuto negli scorsi 30 mesi.
Un ringraziamento ai professori componenti della commissione, che hanno letto con spirito critico il mio elaborato, contribuendo ad una discussione proficua e costruttiva, decidendo di assegnarmi il punteggio di 110 con lode e pubblicazione.
Perché è nata la città? Quali sono le domande che ha sempre soddisfatto? Quando una città progredisce e soprattutto quando si accascia nella sua invalidità?
Possiamo prefigurare una sua necessaria evoluzione? Che rapporto si stabilisce tra diritto alla città e diritti di cittadinanza? I confini della città continueranno ad esserci? Quanto grande deve essere la città e soprattutto esiste la città del bene vivere? Quali sono le domande che ha sempre soddisfatto? Quando una città progredisce e soprattutto quando si accascia nella sua invalidità?
Possiamo prefigurare una sua necessaria evoluzione? Che rapporto si stabilisce tra diritto alla città e diritti di cittadinanza? I confini della città continueranno ad esserci? Quanto grande deve essere la città e soprattutto esiste la città del bene vivere?
Queste le questioni ed argomentazioni discusse nella mia tesi.
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