Le mie origini, l’inizio del mio impegno sulle questioni di tutti: qui ho imparato a dire dei no e soprattutto i SI importanti!
Il tempo quando ci si impegna in politica va donato per intero alle questioni di tutti.
Qui ho provato ad imparare come si esprime il discorso pubblico, come si misura la saggezza, come si riconosce la folla di “barabba” e soprattutto come si articola una visione di insieme.
Ogni riunione realizzava condivisione ed emersione di problemi risalenti, opportunità rilevanti ed energie individuali e soprattutto l’agenda delle priorità.
In Sezione ho imparato a riconoscere e a distinguere gli uomini “palo” dagli uomini “rete”. Presto questa speciale culla della democrazia locale tornerà ad essere un modello per tutta la regione, rispiegando il lavoro del tempo individuale donato per la sicurezza del tempo migliore per tutti.
Purtroppo, in danno dell’Italia che ha bisogno di ritrovarsi, in tanti luoghi della nostra potenziale democrazia territoriale, sono scomparse le regole di fondo della discussione sociale e tutto assomiglia ad una scelta estrema, costretti tra il conflitto permanente senza destino e l’opzione festa di compleanno con piacevoli bicchierate al seguito.
Dobbiamo “reimparare” la discussione.
Vanno ritrovati i giganti di una collettività che nel 900, nel mio paese coincidevano con chi più aveva lavorato, sofferto, girato, studiato.
Certamente valevano e torneranno a valere anche entusiasmi e volontà positive, sempre consapevoli che la Politica non è un gioco per il tempo non utilizzato, che avanza.