9 maggio 1978:
In ricordo di Aldo Moro

41 anni fa il ritrovamento del corpo di Aldo Moro ha segnato la storia della Repubblica e soprattutto ha portato via la possibilita’ della terza fase della nostra democrazia.
La scomparsa del Presidente Aldo Moro, in ragione della curva della violenza di quegli anni, non ha permesso alla democrazia italiana il percorso di maturita’ culturale ed istituzionale, che l’Italia ricercava dal secondo conflitto mondiale.
L’insegnamento che dobbiamo fertilizzare riguarda prima di tutto la complessita’( coincidente con la sua delicatezza) della dimensione democratica italiana;
Aldo Moro ha coltivato una idea inclusiva della democrazia, di sicuro problematica, perche’ sempre alla ricerca!
Ricordiamoci il suo atteggiamento nei confronti della contestazione giovanile.
Cosi’ come pensiamo alla sua profondita’ di pensiero sulla cultura delle garanzie, in tema di giustizia e soprattutto di giustizia penale.
Il suo pensiero politico era avanzatissimo sul piano della cultura delle autonomie, ritenendo lo Stato pluralmente costituito dalle liberta’ e dalle autonomie crescenti.
Ma, il 41esimo anniversario della sua scomparsa, a causa di un omicidio progettato per ragioni di politica sanguinaria e distruttiva, deve portarci a stabilire 3 domande al centro di ogni riflessione:
1) e’ concepibile ancora che l’iniziativa politica possa arrivare a programmare e progettare la fine della vita di una persona?
2) la logica amico/nemico, che si reinsedia nel discorso politico, puo’ reintrodurre forme di lotta politica capaci di ricorrere allo scontro fisico e all’annientamento fisico dell’avversario?!
3) in Italia e in Europa siamo ancora capaci di condannare l’uso anche della violenza verbale, alimento inesauribile per tutto quello che viene dopo, scegliendo di concordare sul suo rifiuto incondizionato, proprio sul piano immediatezza sentimentale individuale e collettiva?
Questi sono i miei pensieri a 41 anni esatti da via Caetani e, soprattutto, dal sangue versato ingiustamente, portando alla morte un padre generoso della nostra Democrazia in cammino!

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