L’onorevole salutatore – al secolo Guerino Testa – torna a occuparsi dell’aeroporto d’Abruzzo,
e puntualmente va incontro a brutte figure. Pur di intonare peana ai suoi sodali in Regione
finisce con lo straparlare, e ciò nuoce gravemente alla sua credibilità. Visto che soffre anche
di amnesie, gli ricordiamo qualche dato relativo al periodo in cui sono stato presidente della
giunta regionale (2014-2018):
I passeggeri. Quando mi insediai, il dato degli utenti era fermo a 548.217; al termine del mio
mandato arrivò a 664.382. Siamo ben lontani dall’essere la metà dei transiti attuali (843.696)
di cui straparla Testa, che ha evidenti problemi con l’aritmetica. A proposito: stiamo ancora
aspettando le scuse del suo amico Marsilio, che a gennaio 2024 aveva predetto l’arrivo a
quota un milione di passeggeri e invece si è trovato con un calo di 25.149 unità.
Gli investimenti. Sempre nel 2016 decidemmo di stanziare 29,4 milioni di euro per le
infrastrutture aeroportuali, e furono investiti 12,5 milioni in cinque anni per il rilancio della
vocazione turistica dello scalo. Misure che nel 2017 hanno permesso di far registrare un
aumento di passeggeri del 16,6% rispetto al 2016. I sodali regionali dell’onorevole salutatore
hanno mai mosso una tale quantità di finanziamenti? Glielo diciamo noi: no. E allora si taccia.
Il superamento degli oneri fiscali sui biglietti. Nel 2016, a seguito dell’incremento di 2,50
euro dell’addizionale comunale sui diritti di imbarco, disposto in attuazione del Decreto 29
ottobre 2015 del MIT, Ryanair aveva deciso di sospendere la propria operatività negli scali più
piccoli (tra cui Pescara) sostenendo che l’impatto della tassa sui ricavi derivanti dall’operare
rotte in mercati di piccole dimensioni, come accade negli aeroporti con un volume di traffico
inferiore ad un milione di passeggeri l’anno, comporta una riduzione di redditività che va
sotto i parametri di riferimento dell’azienda; tale situazione avrebbe avuto un impatto
fortemente negativo sulla mobilità e sull’economia dei cittadini abruzzesi e non solo, vista
l’area di influenza dello scalo. La giunta regionale da me presieduta si fece promotrice di
un’azione di pressione nei confronti del governo nazionale per far sì che fosse tolto l’aumento
delle tasse aeroportuali, e l’incremento fu eliminato con legge n. 160 del 7 agosto 2016.
Le linee guida per le rotte aeree. Sempre su nostro impulso, il MIT modificò il testo delle
linee guida per lo sviluppo di rotte aeree da parte dei vettori, al fine di renderlo più coerente
alle direttive europee e più chiaro nell’applicazione, in modo da consentire una più facile
costruzione dei rapporti economici tra aeroporti sostenuti da finanza pubblica, allo stesso
modo di ciò che avviene tra compagnie aeree e aeroporti privati.
I rapporti con Ryanair. Nel marzo 2016 ospitammo i vertici di Ryanair a Pescara: l’incontro,
avvenuto all’Aurum, permise di avviare una proficua collaborazione, della quale l’aeroporto
usufruisce ancora oggi.
E ancora: un consiglio di amministrazione di personalità dell’economia, un direttore generale
(Luca Ciarlini) diventato riferimento nazionale, l’azzeramento di tutti gli oneri pregressi per i
servizi aeroportuali gratuiti assicurati dalle compagnie incentivate.
Quanto all’anticendio dell’aeroporto, forse si sbaglia con i certificati che mancavano all’Iri School
College di cui è stato garante di amministrazione e suggeritore contabile. E’ l’unico caso di strutture
destinate al pubblico che a causa dell’antincendio a rischio hanno potuto impressionare la memoria
visiva dell’amministratore Testa.