Diventano realtà gli investimenti cantierati sette anni fa dalla giunta regionale che ho presieduto per
la realizzazione di tre nuove caserme dei Carabinieri in Abruzzo.
Sta infatti per essere aperta la nuova caserma di Manoppello, in posizione strategica lungo via D’Annunzio, un edificio di quattro piani su un’area di 750 metri quadrati a ridosso dell’ingresso dell’autostrada, in corrispondenza dell’Interporto e vicino alla stazione ferroviaria. Costo complessivo: un milione e 160mila euro di cui ben 900mila finanziati con contributo regionale.
Tutto cominciò nel febbraio del 2016 quando rompemmo l’inerzia e decidemmo di agire per risolvere tre grandi problemi: Manoppello – ma anche Loreto Aprutino e Giulianova – non avevano un sito idoneo per ospitare come si doveva l’attività svolta dai Carabinieri. Si determinò, così, una intensa collaborazione tra la mia giunta e i tre Comuni per costruire nuove caserme adeguate alle esigenze e al prestigio dell’Arma che, con la sua attività sul territorio, garantisce la sicurezza e rende percepibile a tutti lo Stato.
Oltre ad essere la “casa del carabiniere”, la caserma è l’edificio che più di tutti rende visibile ai cittadini la presenza dello Stato in ogni angolo del territorio nazionale. Una caserma piccola e inadeguata fa percepire anche lo Stato come debole e malmesso. Per questo motivo come presidente di Regione mi impegnai a destinare risorse ingenti per assicurare capienza architettonica e anche, per così dire, potenza simbolica alle Case dei Carabinieri: se sono grandi e adeguate è segno che lo Stato è forte e vicino ai cittadini.
Le altre due caserme i cui lavori sono in corso sono quelle di Loreto Aprutino (finanziata dalla giunta che ho presieduto con 750mila euro) e quella di Giulianova, da noi finanziata con un milione e mezzo di euro. In totale, oltre tre milioni di euro per dare una casa adeguata ai Carabinieri e aumentare la sicurezza in Abruzzo.