L’aeroporto d’Abruzzo presenta una serie di problematiche sulle quali la Regione – che controlla la struttura tramite la Saga – è totalmente inerte. Facciamo un piccolo promemoria per Marsilio e soci, probabilmente distratti dalla complessa distribuzione di braccialetti e collanine:


1) L’infrastruttura è in grave emorragia di passeggeri: -30.000 nel solo 2024, che diventano -37.000 se allarghiamo lo sguardo agli ultimi due mesi del 2023. Questo accade mentre il dato nazionale è in trend positivo da gennaio, e a luglio si è attestato al +10,4%, con il vicino scalo di Ancona in pieno boom (+20,3%) grazie ai collegamenti per Parigi, Atene e Monaco di Baviera.

2) L’allungamento della pista di atterraggio non è mai partito, pur essendo stato finanziato nel
2016 dalla giunta regionale che ho presieduto e avviato in pompa magna da Marsilio soltanto a
febbraio scorso, per poi essere immediatamente chiuso. Che fine ha fatto?

3) Ryanair fa quello che vuole senza rendere conto a nessuno: a gennaio scorso fu presentato un
programma di rotte che nel giro di pochi mesi è stato stravolto, con improvvise cancellazioni
(Varsavia) e sorprendenti riduzioni di orario (Torino, Barcellona-Girona, Bergamo, Dusseldorf, Malta e Memmingen), mentre pesa ancora la perdita del collegamento con Milano Linate.


4) Dal 1° luglio scorso il cda della Saga è scaduto nonché privo di vicepresidente. Stante la situazione di forte difficoltà, la Regione avrebbe dovuto rinnovarne i componenti con priorità assoluta. E invece dopo due mesi è ancora tutto fermo a causa delle lotte intestine al centrodestra sulle nomine nelle società partecipate. Da notizie di stampa sembra che Marsilio voglia nominare un romano a capo della Saga: se così fosse, ci troveremmo di fronte a una mortificazione delle tante professionalità abruzzesi idonee all’incarico. Una di queste è certamente Carla Mannetti, consigliera
regionale della Lega, esperta di trasporti e infrastrutture e soprattutto già presidente della Saga nel biennio 2010-2011. La propongo all’attenzione del centrodestra per il rilancio dell’aeroporto, evitando di andare a prendere figure estranee a questa regione.


Si convochi al più presto un Consiglio regionale sulla connettività aerea e il destino del nostro
aeroporto. Non è più tempo di mancette e regalie: i fondi pubblici vanno assegnati con bandi,
secondo una programmazione derivante da strategie precise, altrimenti andremo a celebrare i
funerali dell’aeromorto.

Da Rete8


Conferenza stampa

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