C’è un dato esplosivo in questa regione delle stranezze.


1) La Regione Abruzzo si avvale dell’invenzione bugiarda delle pre-liste di attesa nella sanità. Tali
pre-liste non sono contemplate dalla normativa.


2) Per monitorare le liste di attesa – quelle vere – il Ministero della Salute si avvale dell’istituto della
settimana-indice. Creando le pre-liste, quei numeri non entrano nel computo della settimana-indice.
Compaiono solo le liste ma non le pre-liste. Dunque i dati sulle liste di attesa consegnati dalla
Regione al Ministero sono falsi come monete da tre euro, che non esistono.


3) Quantifichiamo i numeri delle pre-liste: a Pescara contengono 2.000 nominativi annotati a matita, a Teramo 6.400, a Chieti ben 21.500, mentre a L’Aquila esistono rocambolescamente i “foglietti volanti”. Non sono cifre trascurabili: bene fa la magistratura a indagare.


4) Sarebbe interessante sentire i vertici delle ASL, liberati dalle pressioni telefoniche, dagli
spintonamenti estetici, poiché a più riprese si lamentano di questa gara a mascherare e incipriare. Al Ministero dell’Economia e delle Finanze c’è una persona serissima che per sicuro sa ricostruire l’intero della verità e la sa mettere sul tavolo finalmente denudata.

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