Forse l‘assessore regionale ai trasporti Umberto D’Annuntiis viene consigliato male da qualcuno,
altrimenti non si spiega l’asinina testardaggine con cui i suoi comunicati insistono nel difendere una
posizione indifendibile.


Mettiamo subito in chiaro una cosa: E’ FALSO affermare, come ha fatto l’assessore tre giorni fa,
che “l’Abruzzo era completamente escluso dai corridoi europei della mobilità”. C’è un documento
approvato dal Parlamento europeo il 28 ottobre 2015 ed è l’emendamento n. 2 al Report A8-0279/2015 con il quale si è dato il via libera al progetto di estensione delle reti TEN-T, e
precisamente del corridoio Baltico-Adriatico, alle Marche, all’Abruzzo, al Molise e alla Puglia.

Mi appello alle testate giornalistiche affinché pubblichino il testo o almeno l’immagine dell’articolo 56 che si trova in coda a questo comunicato, affinché l’assessore finalmente capisca.

Per completare il raggiungimento di questo traguardo, il 15 gennaio 2016 a Pescara fu persino
siglato il “Patto per la connettività dell’Adriatico” tra la Regione Abruzzo, l’Assemblea generale dell’Euroregione Adriatico-Ionica e la Regione di Tirana. L’accordo impegna le Regioni e gli altri
enti coinvolti a sviluppare congiuntamente interventi di valore aggiunto europeo sull’area adriatico-ionica.


Come ho già avuto modo di precisare, questo governo regionale non ha scoperto niente: ha
semplicemente portato avanti una procedura già avviata dalla giunta che ho presieduto dal 2014 al 2018.

Intestarsi l’intero dossier è non solo falso ma anche scorretto, in quanto implica la volontà di non riconoscere il lavoro fatto in precedenza.



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