Per il terzo mese consecutivo l’aeroporto d’Abruzzo fa registrare un calo nel numero dei passeggeri in transito: secondo i dati di Assaeroporti il flusso è diminuito a novembre (-8,3%), dicembre (-7,3%) e gennaio (-6,3%) principalmente a causa dello stop ai voli per Torino e Milano Linate. Eppure la media nazionale a gennaio ha fatto registrare un +9%, dunque è proprio il nostro scalo che ha difficoltà.


Alla Saga temono persino che nel prosieguo dell’anno la situazione possa peggiorare. Con l’abbandono di Ita e Volotea, ormai sono rimaste soltanto tre le compagnie che volano da Pescara (Ryanair, Luxair e Wizz) mentre le “nuove” rotte per la primavera-estate 2024 sono le stesse del 2023 e le frequenze dei voli per Varsavia, Torino e Bergamo sono state ridotte: il collegamento con la capitale polacca è limitato ai mesi di marzo, aprile, maggio e ottobre; quello per il Piemonte è attivo soltanto da giugno a settembre; mentre dal 31 marzo gli operativi per la Lombardia perdono il volo serale nel weekend (venerdì, domenica e lunedì). Non è un buon viatico per il presidente della giunta regionale in scadenza che, a gennaio 2025, avrebbe voluto brindare al raggiungimento del traguardo del milione di passeggeri. E’ sempre più probabile che questo brindisi non lo farà mai, e non solo a causa della diminuzione dei transiti.

Il Messaggero

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