“Entro agosto 2022 i lavori del sesto lotto del progetto di valorizzazione turistica di Passolanciano verranno appaltati”: era il 4 febbraio del 2022 allorché l’assessore regionale al turismo in scadenza rese alla stampa questa affermazione. Da allora nulla è accaduto: il presidente della giunta regionale in scadenza e i suoi sodali hanno completamente dimenticato il comprensorio turistico della Majelletta. Eppure la Regione Abruzzo targata centrodestra ha ereditato per questo capitolo 22,2 milioni dalla giunta regionale di cui ero presidente.
La vicenda inizia nel 2016 allorché la Regione Abruzzo, con delibera di giunta n. 229 del 19 aprile, nell’ambito del Masterplan Abruzzo – Patto per il Sud, ha approvato la strategia di interventi operativi verificati su base progettuale per lo sviluppo e la crescita della regione Abruzzo, con la quale sono stati finanziati interventi per 20,2 milioni di euro sulle infrastrutture funzionali alla valorizzazione turistica delle stazioni invernali Passolanciano-Majelletta.
Il 20 febbraio 2018 la giunta regionale da me presieduta ha individuato come priorità, con delibera
n. 83, il completamento e la valorizzazione dell’accesso pescarese al versante occidentale della Majella – passando per la S.P. 64 – per un importo ulteriore di 2 milioni di euro che consente il collegamento del sistema termale di Caramanico con la Majella, finanziamento approvato dal CIPE
con delibera n. 12 del 28 febbraio 2018.
Con l’arrivo della giunta regionale di centrodestra tutto si blocca. Passano quattro anni e a gennaio 2022 iniziano le ovvie rimostranze degli amministratori del comprensorio in merito ai lavori mai partiti. La Regione promette il varo delle prime gare d’appalto, ma anche queste rassicurazioni sono rimaste chiacchiere prive di fondamento.
Il 28 marzo scorso ho presentato un’interrogazione a risposta in commissione al Ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, al Ministro del Turismo e al Ministro della Cultura per sapere se ravvisino “l’urgenza di promuovere indirizzi cogenti al fine di velocizzare la messa a terra dei finanziamenti disponibili” per il comprensorio turistico di Passolanciano-Majelletta.
Finora non c’è stata risposta: evidentemente i tre ministri interrogati non ravvisano alcuna necessità di accelerare l’avvio dei lavori. Per loro, il rilancio di quel tratto di
Abruzzo può attendere.
Ben 22,2 milioni di euro attendono da 69 mesi di essere trasformati in appalti per la messa in cantiere delle opere infrastrutturali. Chi o cosa impedisce alla Regione di far partire i lavori? Perché i marsiliesi disprezzano il rilancio del turismo sulla Majella? Non si rendono conto che l’aumento dei prezzi dei materiali riduce la capacità realizzativa di quelle risorse mediamente del 20-25% ogni anno?
Con l’approssimarsi della stagione invernale consigliamo al presidente della Regione in scadenza di indossare tuta e sci e di andare a scivolare sulle piste di Passolanciano, assumendo un impegno pubblico come ha fatto con le Naiadi un mese fa.