Nel pieno della stagione turistica l’Abruzzo perde il volo di Ita Airways per Milano Linate. Come se non bastasse, l’ennesima selezione per reperire una figura fondamentale quale quella del direttore generale – accountable manager dell’aeroporto è terminata con un nulla di fatto. Due vicende che costituiscono prove lampanti dell’inutilità di questa giunta regionale.
Il collegamento Pescara-Milano Linate funzionava con l’intensità di utilizzo attuale dal 1991: Marsilio e soci sono riusciti nella ragguardevole opera di distruggere ciò che durava da oltre trent’anni, pregiudicando mortalmente una tratta di capitale importanza per l’economia abruzzese e per i tanti che la frequentavano per motivi di studio e di lavoro. Ora chi vorrà andare nel capoluogo lombardo dovrà utilizzare l’aeroporto di Bergamo-Orio al Serio, con un surplus di tempi e costi.
Ben più grave appare l’assenza, che si protrae da più di un anno, del direttore generale – accountable manager dello scalo. Le selezioni avviate per contrattualizzarne uno si sono rivelate buchi nell’acqua. Si tratta di una figura imprescindibile, in mancanza della quale l’Enac potrebbe revocare la concessione dell’aeroporto: un’eventualità che significherebbe la chiusura dell’infrastruttura, con danni incalcolabili.
Doveva arrivare un vacanziero da Roma per regalarci tutte queste novità? Ne avremmo fatto volentieri a meno. Adesso basta con le passerelle, ci si metta seriamente al lavoro per porre rimedio a queste figuracce: non è sufficiente far venire il Napoli ad allenarsi per un paio di settimane, ci vogliono atti concreti. Sempre che questa amministrazione regionale sappia come farli.