La Regione Abruzzo si fa trovare eternamente in emergenza e ricorre a nomine last minute per tamponare le falle che si sono aperte nella gestione della Asl 2 Chieti-Lanciano-Vasto dopo il mancato rinnovo per tempo del contratto ad Angelo Muraglia.
Questa volta l’incarico di direttore sanitario facente funzioni è stato dato all’indiscutibile, per competenza, professor Francesco Cipollone; un assegnazione che avrà breve durata, considerato che nel marzo scorso sono scaduti i termini per integrare l’albo degli idonei a questo incarico e che gli uffici stanno aggiornando gli elenchi da cui poi verrà scelto il titolare di ruolo.
Dunque Cipollone è stato chiamato a turare il buco creato dall’improvvida decisione di non rinnovare il contratto a Muraglia, come invece aveva richiesto il Comitato dei sindaci.
Continua così l’improvvisazione che caratterizza la gestione marsiliana delle principali questioni regionali, un andazzo che ora ci fa assistere ad una Asl che cambierà tre direttori sanitari nell’arco di pochi mesi, con buona pace della continuità dirigenziale e programmatica.
Per fortuna fra 300 giorni gli abruzzesi potranno esprimersi nelle urne e dare il loro giudizio su questa giunta regionale. E’ possibile pronosticare anche in questo caso un mancato rinnovo del contratto, non amministrativo ma di governo dell’intera Regione? Perché la Regione scommette su soluzioni quasi settimanali, per collocazioni e assunzioni di responsabilità che richiedono gestione e programmazione?