E’ accaduto questa mattina, in Senato, a margine della risposta all’interrogazione che ho rivolto al Ministro Cingolani, sul tema dell’emergenza frane nel territorio di Lettomanoppello: il sottosegretario al Ministero della Transizione Ecologica Vannia Gava ha accettato il mio invito a organizzare un sopralluogo urgente a Lettomanoppello che coinvolga il Ministero, la Regione Abruzzo e il Comune stesso.
Al centro della riunione che sarà convocata dal Ministero, il progetto di costruzione da 6 milioni di euro di una galleria drenante a monte dell’abitato in grado di captare le acque delle falde la cui dispersione mette in pericolo, dati alla mano, quasi il 30% della popolazione comunale, il 25% degli edifici e oltre il 40% delle attività produttive.
Il sottosegretario Gava – dopo aver ricordato gli interventi finanziati negli anni recenti per il consolidamento del centro abitato di Lettomanoppello e per la mitigazione del rischio idrogeologico in via Valle – ha sottolineato che il Ministero ha destinato per il 2022 oltre 10 milioni di euro alla mitigazione del rischio idrogeologico in Abruzzo. A questi vanno, inoltre, aggiunti la quota di risorse assegnata nel 2021 ma non programmata dalla Regione pari a oltre 300mila euro.
A voler dire, insomma, che il Ministero la sua parte l’ha fatta e che ora spetta alla Regione Abruzzo programmare gli interventi necessari e che deve farlo presto: “Si puntualizza – ha osservato infatti il sottosegretario Gava – che l’elenco degli interventi di cui si chiede il finanziamento dovrà pervenire al Ministero entro il 30 giugno 2022”.
Per quanto concerne, poi, la richiesta di accedere ai fondi dedicati dal PNRR per il rafforzamento del sistema di monitoraggio del rischio frane di Lettomanoppello, il sottosegretario ha assicurato che è intenzione del Ministero tenere in debita considerazione le esigenze prioritarie rappresentate dai territori “con particolare riguardo a quelli delle regioni meridionali”. Una risposta che, se non assicura espressamente Lettomanoppello, sembra ragionevolmente far ben sperare e, soprattutto, ben predisporre a una ulteriore attività di pressing politico che, nei minuti di replica, ho colto al balzo per non far, come dire, defilare il Ministero, ma per impegnarlo come attore principale per la soluzione definitiva del rischio frane nel comprensorio di Lettomanoppello.
Sono soddisfatto perché apprezzo che c’è stata un’istruttoria da parte del Ministero. E sono molto interessato al dialogo collaborativo, ma ho osservato che, per facilitare il rafforzamento del sistema di monitoraggio, nel quadro del riparto delle competenze quella prevalente spetta al Ministero della Transizione ecologica. E per quanto riguarda l’opera fondamentale che si segnala, cioè la realizzazione della galleria drenante, ho chiesto e ottenuto dal sottosegretario Gava di convocare appena possibile una riunione, coinvolgendo il comune di Lettomanoppello e il dipartimento competente della Regione Abruzzo, per cercare di capire quale sia la gradazione della pericolosità oggi e quale la complessità tecnica dell’intervento ritenuto assolutamente necessario da uno studio appositamente condotto dal laboratorio di geologia dell’Università dell’Aquila.