A distanza di tre giorni dal primo passo, la task force abruzzese in difesa dei trabocchi, partita da Fossacesia, ha già compiuto il suo secondo passo, destinazione Roma, Ministero della Cultura. Questa mattina, infatti, ho dato seguito all’impegno preso sabato scorso, in collegamento digitale, nel corso della riunione, coordinata dal neo comitato “Difendiamo i Trabocchi”, avvenuta al Parco dei Priori di Fossacesia con la partecipazione dei Sindaci della Costa dei Trabocchi, dei rappresentanti della Provincia di Chieti, di una nutrita rappresentanza bipartisan di parlamentari e consiglieri regionali, uniti insieme dall’intento di ottenere lo stralcio dei trabocchi dalla normativa italiana di recepimento Direttiva Bolkstein.
Ho accompagnato il Sindaco di Fossacesia Enrico Di Giuseppantonio dal nuovo Capo di Gabinetto del Ministro dei Beni e delle Attività culturali, Annalisa Cipollone, che ha ascoltato attentamente le ragioni che hanno spinto i Sindaci, le associazioni locali, e noi tutti come parlamentari abruzzesi, a chiedere al Ministero che venga attribuito ai trabocchi lo status di bene d’interesse culturale, in modo da preservarne l’identità tradizionale e da porre in equilibrio le esigenze di liberalizzazione poste dall’Ordinamento Comunitario con quelle della tutela e della valorizzazione culturale delle tradizioni locali di ogni Paese membro. Altrimenti, resterebbero fondati i timori degli effetti della direttiva Bolkstein che, in tema di liberalizzazione dell’affidamento e della durata delle nuove concessioni, lascerebbe i trabocchi esposti al rischio di un “esproprio” identitario innaturale che nessun ristoro economico potrebbe mai compensare e che, in fondo, crediamo, nessun abbattimento dei confini nazionali voglia realmente perseguire.
Al termine dell’incontro con il Capo di Gabinetto del Ministro della Cultura, il Sindaco di Fossacesia Enrico Di Giuseppantonio ha espresso soddisfazione per l’ascolto ricevuto e per il lavoro di squadra che si sta conducendo in difesa del patrimonio collettivo dei trabocchi: “Con l’incontro di stamattina, al Ministero, abbiamo cominciato a mettere in atto quello che ci eravamo ripromessi nella riunione di sabato scorso: far comprendere a Roma, la storia, il valore identitario, l’importanza culturale ed economica che rivestono i trabocchi per l’Abruzzo. Inquadrarli come bene d’interesse culturale italiano è un salvacondotto essenziale per conseguire l’obiettivo del loro stralcio dalla direttiva Bolkstein che si sta recependo in questi giorni nella X Commissione del Senato”.
Come evidenziato, nell’incontro di sabato, in questa Commissione – in cui si sta esaminando il disegno di legge sulla concorrenza che verte anche sulla liberalizzazione delle concessioni balneari – non vi sono componenti parlamentari abruzzesi. Di qui la necessità di un gioco di squadra di campo largo targato Abruzzo, cominciato questa mattina.