Il masso precipitato sulla A24 impone una definitiva presa di consapevolezza e di coscienza.
L’Autostrada che collega Pescara e Teramo a Roma ha urgenza di lavori importanti senza improvvisazioni e intermittenza. Ogni cambio di Governo Centrale in questi lunghi anni ha fatto ricominciare da zero la produzione documentale, le attività istruttorie e le ‘non decisioni’. La verità è una sola: l’autostrada abruzzese ha esaurito la vita tecnica, poiché il numero degli anni di esercizio è lì a dimostrare la necessità non rinviabile di fare i lavori strutturali.
Più commissari straordinari sono stati ‘tipograficamente’ insediati da ogni sorta di istituzione, senza realizzare un solo cantiere che affronti le emergenze di questa autostrada.
Si utilizzi lo smottamento franoso intervenuto per fortuna senza perdite di vita umana, per superare lo stupidario insopportabile che procede da troppi anni. La Direzione Generale competente del Ministero delle Infrastrutture si impossessi del dossier e stabilisca un calendario di cose da fare, senza che continui la sua quasità di questi lunghissimi anni che abbiamo alle spalle e si fornisca ogni sorta di collaborazione alle figure commissariali generate per risolvere i problemi.
Cosa deve accadere ancora per far cominciare la produzione di cantiere nei luoghi autostradali abruzzesi dove la competenza tecnica ha accertato l’urgenza dei lavori coerenti ed appropriati, progettati e validati dal circuito degli Enti preposti a fornire pareri?