Sono stati proclamati, in collegamento digitale, i giovani vincitori della prima edizione del Premio “Lucio Marcotullio”.
I premi del valore di 2mila euro ciascuno sono stati assegnati a tre giovani neolaureati che – con le loro tesi di laurea magistrale in economia, architettura e scienze politiche – hanno rigenerato le tematiche a cui Lucio Marcotullio ha dedicato la propria esistenza di capitano d’azienda, di amministratore locale e di professore impegnato nell’istruzione di generazioni di studenti: i fattori che promuovono l’accrescimento del benessere economico, sociale e culturale delle aree interne.
Il professor Lucio Marcotullio – scomparso a 87 anni nel 2020 – è stato in modo più unico che raro nel nostro panorama una formidabile personalità “multitasking” che, dalla teoria alla pratica, si è tradotta in grande risultati: sindaco di Penne per due mandati, più volte presidente di Confindustria Abruzzo, insegnante di economia aziendale e soprattutto manager e storico fondatore del marchio di alta moda Brioni Roman Style che si è imposto nel mondo partendo da Penne. E’ riuscito a coniugare identità territoriale e modernità, è stato un giacimento di motivazione ed è da lì, prima ancora che dalle competenze, che si genera la forza di resistere e di raggiungere i risultati”.
La commissione del Premio “Lucio Marcotullio” è stata composta da:
• Prof. Luciano D’Amico ordinario di Economia aziendale nell’Università di Teramo.
• Prof. Lorenzo Pignatti, ordinario di Composizione architettonica e urbana e Direttore del Dipartimento di Architettura della D’Annunzio di Pescara
• Prof. Fabrizio Politi, ordinario di Diritto Costituzionale all’Università di L’Aquila • Prof. Marco Presutti, ordinario di lettere nel Liceo Scientifico Galilei di Pescara
• Arch. Maura Mantelli presidente di WOO mezzometroquadro spazio cartaceo
“Abbiamo rinvenuto nelle tesi premiate motivi di originalità in fortissima coerenza col pensiero di Marcotullio”, ha commentato il prof. Luciano D’Amico.
Esaminati i 33 elaborati pervenuti da 11 Atenei italiani, la Commissione ha proclamato vincitori:
Sezione Scienze Politiche: dott. Giuseppe Di Ridolfo che ha discusso una tesi dal titolo “Tempi di attesa delle visite specialistiche e delle prestazioni strumentali nella ASL di Teramo: studio sulle prenotazioni e sulle prestazioni erogate nel triennio 2018-2020 con focus sulle tipologie di classi di priorità” per aver posto in evidenza, anche attraverso un’analisi comparata con la realtà di altri Paesi, le possibilità politiche per la riduzione dei tempi di attesa”.
• Sezione Economia: dott. Matteo Bernardo con una tesi dal titolo “Il Capability Maturity Model come modello innovativo per la gestione degli ecosistemi imprenditoriali universitari: i risultati di un’indagine internazionale comparata”, per aver ben posto in evidenza le caratteristiche dei sistemi imprenditoriali universitari verificandone la capacità generativa di ecosistemi favorevoli allo sviluppo attraverso una ampia analisi empirica”.
• Sezione Architettura: dott. Piero Zizzania, Università degli Studi di Napoli Federico II, con una tesi di laurea a ciclo unico in Architettura con un lavoro sulla rigenerazione delle aree interne della nostra penisola con particolare attenzione a progetti diffusi per la montagna materana. Motivazione: il lavoro parte con un’interessante analisi interpretativa dei territori oggetto di studio, si avvale di precisi riferimenti e citazioni e si conclude con delle ipotesi progettuali in particolari situazioni caratterizzanti un itinerario attraverso la montagna materana.
La commissione del Premio è già al lavoro per la seconda edizione che verrà presto presentata con un’iniziativa pubblica in presenza, probabilmente ad aprile.
“Sicuramente – ha spiegato il prof. Luciano D’amico continueremo a focalizzare il macro tema caro a Lucio Marcotullio: le cause che rendono competitive le aziende anche all’interno di territori marginali, la capacità di un’azienda locale di affrontare il processo di internalizzazione”.
Il professor Lorenzo Pignatti, direttore del Dipartimento di Architettura della D’Annunzio, ha auspicato che i futuri partecipanti analizzino “la relazione esistente tra la produzione, non solo di beni materiali, ma anche la produzione culturale, e la rigenerazione urbana che essa produce, come, insomma, la produzione può essere motore di miglioramenti di ogni tipo”.
Il prof. Fabrizio Politi, ordinario di Diritto Costituzionale a L’Aquila si è detto orgoglioso di far parte della commissione del Premio intitolato a Lucio Marcotullio “per il grande affetto e per l’ammirazione che ho sempre provato per lui. Sarebbe bello se, per la seconda edizione, si selezionassero delle tesi di laurea sul ruolo delle amministrazioni locali nella crescita del territorio e delle aree interne”.