Si è svolto con grande partecipazione di pubblico, alla presenza delle massime autorità civili e militari della Regione, l’evento istituzionale “Il Ruolo della città nuova” voluto per accendere il motore progettuale della fusione tra Pescara, Montesilvano e Spoltore.
Trattenuto a Roma dalle urgenze dettate dal conflitto militare in Ucraina, è stato comunque presente in collegamento digitale per tutta la durata dell’incontro il Ministro delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini.
Il Ministro ha invitato tutte le istituzioni locali e l’opinione pubblica a rendersi protagonisti decisivi del progetto di fusione guardando avanti: “Non sia Roma a decidere, che pure si sta impegnando, ma siate voi ad avviare una riflessione ampia e non condizionata dallo specchietto retrovisore”.
Il futuro della Nuova Pescara – secondo Giovannini – dipenderà da come i territori coinvolti ripenseranno le vecchie infrastrutture e organizzeranno le nuove: “noi come Governo abbiamo fatto la nostra parte stanziando risorse aggiuntive al Pnrr, varando la legge quadro sulla rigenerazione urbana e la legge delega sul Codice dei contratti”.
Pescara si trova in uno snodo irripetibile della sua vita: c’è stato il referendum che ha detto Sì alla fusione ed è stata fatta la legge regionale. Ora si faccia bene, con una visione ordinata che unisca le tre qualità delle tre città: lo spazio di Spoltore con la sua tradizione storica, la scommessa di Pescara sul tempo liberato e sulla formazione dei saperi e la vocazione di Montesilvano all’accoglienza con le sue strutture.
Tre le questioni non rinviabili sottoposte all’attenzione del Ministro Giovannini:
1) La ricomprensione, con una nota aggiuntiva, tra le opere del Pnrr del “lavaggio” delle acque e dei fondali del fiume Pescara.
2) L’ingrandimento fisico e operativo dell’aeroporto civile di Pescara che se ospitasse la base di Poste Spa riuscirebbe a rendersi autonomo dai finanziamenti regionali.
3) La statalizzazione delle due strade provinciali di Scanno e di Istonia (San Salvo) che rischiano di diventare la “Rigopiano” dei sassi per insufficienza di risorse e di gestione da parte delle rispettive province.
Il manager di Ferrovie Massimo Bruno ha accolto il mio invito a valorizzare il tema del recupero alla nuova città dello scalo merci di Portanuova e dello spazio murato della stazione di Pescara oggi praticamente abbandonati a se stessi: “ Il modo di vivere la città nuova – ha spiegato Massimo Bruno – passa anche dalla stazione: non più solo un punto fisico di arrivi e partenze ma un centro di aggregazione importante per ampliare l’integrazione del territorio”.
La professoressa Susanna Ferrini della facoltà di Architettura di Pescara si è soffermata sulla mia proposta caldeggiata di delocalizzare fuori Pescara il carcere di San Donato: “Quello spazio va rigenerato per la nuova città che verrà: sarebbe ottimale per ospitare la Casa dell’Adolescenza dedicata all’ascolto, alla cura e al soggiorno”.
L’amministratore delegato di TERNA Stefano Antonio Donnarumma ha ricordato l’enorme investimento effettuato con l’elettrodotto tra Cepagatti (Pescara) e il Montenegro: “L’Abruzzo è un territorio a cui Terna ha sempre guardato con attenzione. È importane ricordarlo perché proprio a Pescara è nata quella che oggi chiamiamo la progettazione partecipata col territorio che è ormai una prassi consolidata”.
Anche il Direttore di Terna Giacomo Donnini lo ha ribadito “Ormai è diventato un nostro standard – ha sottolineato – prima dei lavori incontriamo e ci confrontiamo con le istituzioni, con la cittadinanza per realizzare le infrastrutture nel miglior modo tollerabile per il territorio”.
L’Ad Donnarumma ha inoltre annunciato la creazione del nuovo collegamento sottomarino interrato Adriatic Link tra Pescara e Fano che incrementerà la capacità di energia con la tecnologia di “corrente continua ad altissima tensione”: da un mese l’opera è nella fase di consultazione pubblica: “Servirà a rendere più sicura ed efficiente la rete elettrica dell’area adriatica, strategica per il flusso dell’energia rinnovabile dal sud, dove sempre più verrà prodotta, al nord, dove viene utilizzata”.
Il Rettore della Luiss Andrea Prencipe, cittadino onorario di Pescara dove si è laureato, ha indicato le tre chiavi del successo per la Nuova Pescara da affidare al capitale umano: “Primo, una Visione della città nuova che vada oltre il combinato disposto dell’esistente. Secondo, lavorare sulla sua nuova Dimensione e terzo sulla sua nuova necessaria Internazionalizzazione: per pensare tutto ciò occorre capitale umano, accademico ma non solo”.