Io sull’istituzione della Nuova Pescara farei una trattativa e chiederei il tempo che occorre purché ci sia sincerità nella condotta. Non mi spaventano i tempi, ma la palude. Trattiamo e operiamo e individuiamo un commissario che diventi una funzione e un’infrastruttura di ausilio e di aiuto perché il rischio è quello, nelle Commissioni e nei Consigli Comunali, di perdere tempo.
Per fare in modo che ci sia una cantieristica produttiva tra Commissioni e Consigli insediamo un Commissario affiancatore che istruisca e collabori, sapendo che la fatica più difficile non è quella dello Statuto, ma quella del programma di fusione fra le Amministrazioni.
Sono stato sollecitato per fare in modo che emergano anche convenienze economiche che oggi non sono contemplate nell’Ordinamento e per pensare strategico la prossima settimana completeremo il lavoro iniziato dal M5S (che sulla Nuova Pescara aveva interpellato i ministro Lamorgese e Carfagna) per risolvere il problema dalle assenze da lavoro per lavorare nelle Commissioni della Nuova Pescara e stabiliremo numeri più chiari per le convenienze economiche nascendo la Nuova Pescara, ma occorre un pensiero politico metropolitano e su questo a primavera verranno a Pescara il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e il sindaco di Malmoe (città riferimento del Nord Europa) per parlare su quanto vale una città riferimento non solo dell’Adriatico, ma anche catalizzatore dei fondi del Pnrr.