Sopralluogo straordinario con l’Amministratore delegato di Anas S.p.A., Svincolo Collecaprino, strade pericolose, interventi previsti in tutta la provincia
Effettuato oggi il sopralluogo straordinario, dell’Amministratore delegato di Anas S.p.A., Ing. Massimo Simonini e dell’Ing. Scalamandrè e dei più diretti collaboratori centrali dell’Azienda, per prendere visione della viabilità Scafa-Manoppello-Passo Lanciano, svolto attraverso un accurato esame della viabilità lungo la SS 614 che da Scafa porta a Passo Lanciano e da Scafa porta al Volto Santo di Manoppello.
L’accurato sopralluogo ha fatto constatare come siano presenti tuttora evidenti criticità, fragilità ed addirittura ancora i cascami degli incendi che hanno ultimamente devastato il bosco della montagna della Majella nel versante pescarese rilevando come alcune di esse siano state oggetto di interventi di rimedio e di cantiere per i quali va ringraziata Anas e la presenza dell’ Ing.Simonini.
Con i Sindaci di Manoppello, Lettomanoppello, Pretoro e Serramonacesca si è posta l’attenzione in particolare sui parcheggi prospicienti la SS 614 all’arrivo sul piazzale di Passolanciano : quei due parcheggi rischiano di essere luoghi di deposito della neve e di intralcio alla circolazione in sicurezza del transito delle macchine.
Abbiamo chiesto ad ANAS, attraverso lo strumento canonico della convenzione apprestato dalla Legge 241 del 1990, di porre in essere tutte le iniziative idonee alla rimozione dei tronchi che, avulsi ormai dal terreno, costituiscono evidente pericolo di smottamento sulla sottostante viabilità oltre che causa di ingorghi forieri di disagio se non addirittura di conflitti sociali.
Utile ed opportuna al riguardo è stata la presenza del Presidente del Parco Comandante Provinciale dei Carabinieri forestali per la pertinente competenza della sua funzione su tale criticitàai fini della rimozione mediante una visione di insieme abbiamo rappresentato le decine di migliaia di tronchi di albero anche sottoposti a carbonizzazione a causa dell’incendio richiamato, rappresentano un evidente pericolo laddove sottoposti a smottamento per i cambiamenti climatici, per gli acquazzoni, per le nevicate, possono oggettivamente rappresentate situazioni di incombente pericolo per il transito delle macchine della strada statale sottostante.
Il novero di questi tronchi di albero completamente sganciati dal suolo, deve diventare oggetto di un progetto obiettivo di rimozione e magari di reintroduzione all’interno di qualche asse di economia circolare e di rinnovamento dell’approvvigionamento energetico.
Però, quello che è certo, è che devono essere affrontato con una visione di insieme all’insegna del principio di precauzione e di sicurezza.
Sono stati anche visionati alcuni punti neri pericolosissimi, lungo la viabilità che da Scafa porta al Volto Santo e dal Volto Santo sulla Tiburtina Valeria, all’altezza del cosiddetto luogo di Ponte Alba. Ci sono due punti neri che sono oggettivamente pericolosissimi per la circolazione e la viabilità.
In un punto si risolve addolcendo il raggio di curvatura, come richiede il codice della strada, in un altro punto attraverso la realizzazione di una rotatoria che viene potentemente suggerita anche in sede di gestione scientifica del transito della circolazione, quando questa è sottoposta a tensioni e immissioni da punti di criticità.
A Pescara è stato valutato il contributo che darebbe alla liberazione della parte alta denominata Colli di Pescara, dove vivono oltre 40.000 persone, l’eventuale realizzazione di uno svincolo chiamato Colle Caprino, all’altezza dello stesso, che permetterebbe di utilizzare la circonvallazione Montesilvano-Pescara come un semi raccordo anulare. Obiettivo questo contemplato sin dall’inizio, nel concepimento di asse attrezzato e circonvallazione. Questi snodi di accesso non sono stati mai stati fatti, per ragioni di pigrizia o mancanza di risorse. Oggi le risorse ci sono, derivanti anche da economie di facile presa. Noi dobbiamo assolutamente progettare questo intervento, come ha dichiarato anche il Sindaco di Pescara Carlo Masci, poiché è una priorità che Anas assume e vuole verificare circa i tempi di sostenibilità tecnica. La cifra è presente nei documenti di programmazione del territorio Anas/Ministero delle Infrastrutture.
E’ stata visionata presso il Comune di Loreto la condizione di elaborazione progettuale dell’intervento che deve mettere in capacità di funzionamento la viabilità Loreto-Penne, anche con destinazione verso Farindola. Due terzi delle risorse sono presenti anche nelle economie provenienti dal passato, la parte restante come precisato dall’Ing. Simonini non è difficile da recuperare all’interno di una rigorosa progettazione di qualità. Quello che è certo è che gli enti locali devono individuare il tracciato migliore e non metterlo in discussione ogni quarantacinque giorni.Anche su questo sono stati presi impegni di verifica, aggiornandoci a gennaio per misurare e monitorare la progressione dei fatti. Al riguardo, è stato reso noto che esiste un’unità di progettazione che sta lavorando sia dal Compartimento, sia dalla Direzione Centrale della Progettazione di Anas.