Le leve messe a disposizione delle aziende saranno due: la partecipazione diretta dello Stato all’aumento di capitale e la collocazione di prestiti obbligazionari convertibili. Tutto per una durata massima di 12 anni, con tassi di interesse da concordare tra le parti. Ecco il nuovo strumento inserito all’articolo 27 del Decreto Rilancio del Governo, indirizzato al sostegno del sistema economico-produttivo nazionale sotto il nome di Patrimonio destinato. La dotazione complessiva è di 44miliardi di euro.
Patrimonio destinato al rilancio delle imprese di tutti i territori perché non si ripeta quel che è accaduto in Abruzzo con la rottamazione 110% in edilizia. Abbiamo visto gru ovunque, mentre qui si fa fatica a partire. Il nuovo supporto messo a disposizione delle aziende richiede alcuni requisiti.
E’ rivolto solo a quelle con fatturato superiore ai 50milioni. Le altre, con fatturato fino a 5milioni, potranno attingere al Fondo Invitalia.
Con questo strumento si sostengono anche le attività del divertimento.
Per tornare all’Abruzzo facciamo l’esempio dei parchi acquatici di Tortoreto e Vasto, strutture che hanno subito danni pesantissimi a causa dello stop forzato imposto dalla pandemia.
Poi c’è tutta la filiera delle cosiddette attività strategiche a beneficiarne, come la Selex di Chieti (il centro di eccellenza di Finmeccanica per la Cyber Security) e il Polo aquilano.
Così come le imprese che si occupano di trasporto e logistica, dove ricerca e innovazione hanno un valore irrinunciabile, soprattutto per farsi spazio sul mercato internazionale.
Con il Patrimonio dedicato si valorizza l’auto dichiarazione: se c’è una problematica di natura fiscale o contributiva, è possibile sistemare tutto entro un tempo concordato con l’azienda.
E’ una garanzia per restituire potere alla nostra economia.
Vogliamo che le imprese ripartano con l’occupazione, l’innovazione, il lavoro.
E permettetemi di sottolineare che qualche centimetro di questo lavoro, forse qualcosina in più, è anche mio.
Non dobbiamo dimenticare, poi, le risorse destinate al commercio con il Ristori 5.
Qui non si può sbagliare. Quando governavo io, nella regione c’erano 127.000 imprese attive, 506.000 occupati, 8.000 dottori di ricerca impegnati nelle aziende pubbliche e private. Proviamo a far sì che anche attraverso questa leva pubblica l’intero Abruzzo possa rilanciarsi.
C’è il parere con cui la 6a Commissione Finanze e Tesoro del Senato dà il via libera al regolamento che definisce i requisiti di accesso, le condizioni, i criteri e le modalità per poter beneficiare del Patrimonio destinato.
Un lavoro di cesello per non lasciare per strada nessuno e offrire una opportunità anche a chi si era visto, per varie ragioni, negare l’accesso agli aiuti di Stato.
L’incidenza dell’investimento pubblico sulle aziende che ne faranno richiesta sarà quindi rapportata allo sviluppo tecnologico, le infrastrutture critiche e strategiche, la rete logistica e dei rifornimenti, i livelli occupazionali e del mercato del lavoro.